giovedì 22 settembre 2016

Ode al blues nel 2016

TheButterflyEffect



Ho scoperto il blues con Stevie Ray Vaughan e Joe Bonamassa. Subito dopo Rory Gallagher e la British Blues Invasion degli anni '60. 
Non ho mai visto una passione così autentica come quella dei seguaci del blues. Un'attenzione al messaggio, alla musica, che quasi non lascia spazio alla mitizzazione dei personaggi coinvolti. 
Silenziosamente questo genere musicale continua a compiere rivoluzioni, risollevando le sorti di milioni di persone in maniera quasi defilata, lontano dai riflettori: qualcosa che riporta alla mente la storia, quella vera, e i primi passi di un genere di "importazione" e disperazione. 
Il sentimento è al centro di ogni cosa, la tristezza vera non è discriminante, ma anzi viene accolta e raccontata con grande coraggio.
Una cosa per me inedita è stato constatare che tra i musicisti blues, di solito, alle luci della ribalta si preferiscono quelle della cantina per una jam session tra amici.
Non c'è niente di spettacolare, se non la natura stessa di tutto ciò. 
Pur essendo un musicista io non sono un bluesman, ma piuttosto un fan che osserva con rispetto chi fa blues, perché ho imparato e continuo ad imparare tanto da questo ambiente musicale ricco di creatività. 
Ho avuto da subito l'impressione che si poteva davvero crescere, musicalmente ed umanamente, perché più il blues mostra le sue differenze, più rivela la sua semplice accessibilità. 
Se studiate musica, un buon insegnante saprà sicuramente raccontarvi e mostrarvi in maniera avvincente le poche regole alla base del genere e come queste si siano evolute nel corso dei decenni, finendo praticamente per diventare le fondamenta di quasi tutto quello che ascoltiamo oggi. 
Il mio consiglio è quello di recuperare film importanti, ad esempio Cadillac Records è il primo che mi viene in mente ma ce ne sono moltissimi a seconda dei propri gusti, o libri come Il Blues di Vincenzo Martorella.  Inoltre anche alcuni film come ad esempio "12 anni schiavo" uscito al cinema nel 2014 possono risultare davvero interessanti, pur non trattando la materia musicale raccontano fatti ed episodi che sono molto legati alla nascita del genere.
Capirete presto che il blues non è solo un genere musicale, ma una storia per certi versi assurda, triste e fortunata, accaduta per davvero.


Se questo post vi è piaciuto vi invito a partecipare al sondaggio organizzato su Facebook da "Joe Bonamassa Italian Fanclub" sui libri e i film dedicati al blues o semplicemente rilevanti per i fans di questa splendida musica. Vi basterà fare la richiesta di iscrizione al gruppo, attendere che venga accettata e poi votare o aggiungere i titoli che preferite. 


0 commenti:

Posta un commento

Coprights @ 2016 Blogger Templates Designed By Templateism | Distributed By Blogger Templates20