venerdì 30 settembre 2016

Gli Smashing Pumpkins e il dipinto di Raffaello

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Billy Corgan ha quasi sempre partecipato attivamente nel proporre delle idee per il visual degli album degli Smashing Pumpkins.
Molto spesso inviava delle bozze di anteprima, tenendosi in contatto via fax con i responsabili della parte grafica dei dischi. Non sempre i musicisti hanno la voglia o il tempo per prestarsi personalmente allo sviluppo delle idee di design. Nel caso di "Mellon Collie and the Infinite Sadness" un misto di casualità e circostanze hanno fatto si che l'importanza di una comunicazione creativa ed ispirata non  venisse meno.  
L'idea iniziale per la copertina del disco era quella di una foto della band in abiti vittoriani. Il prezzo proposto all'ultimo dal fotografo francese incaricato di realizzare il lavoro fu ritenuto eccessivamente alto. Con il poco tempo a disposizione in vista della pubblicazione del disco, si decise di passare quindi ad una soluzione piuttosto imprevista: lasciare carta bianca all'artista che già stava lavorando sulla parte interna dell'artwork. John Craig, questo il nome dell'illustratore in questione, ebbe l'idea di prendere e fondere insieme 3 elementi da diverse fonti: il cielo stellato da un'enciclopedia per ragazzi, la stella da una pubblicità di whiskey e la figura della donna dal dipinto di Raffaello "Santa Caterina d'Alessandria" (per quanto riguarda alcuni elementi come il busto) e dall'opera "Il Souvenir, Fidelity" di Jean Baptiste Greuze (visibile chiaramente sulla posizione della testa della donna).
Così è nata la copertina di uno degli album più belli della storia della musica degli anni '90, il doppio album pubblicato il 23 Ottobre 1995, rappresenta il maggior successo discografico della band con più di 10 milioni di dischi venduti negli Stati Uniti. 






domenica 25 settembre 2016

La copertina di Nevermind: idea e realizzazione di un'icona del rock

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Il 24 Settembre 1991 Nevermind approdava sugli scaffali dei negozi di musica. Kurt Cobain era un ragazzo di 24 anni, i Nirvana un gruppo di giovani musicisti che trasformavano la loro musica in mezzo ideale per esprimere la propria condizione. L'idea iniziale, poi abbandonata, per la realizzazione della copertina era di Dave Grohl e Kurt Cobain, rimasti colpiti da un documentario in tv sul parto in acqua. Ottenuto il rifiuto categorico da parte della casa discografica alla richiesta della band di utilizzare immagini di quel tipo, si decise di fotografare semplicemente un bambino in piscina. 
La scelta di avvalersi di un fotografo emergente fece risparmiare soldi alla Geffen, ma era il portfolio dei lavori di Kirk Weddle a convincere tutti sin da subito grazie alla particolare scelta di unire la passione per la fotografia con quella del mondo subacqueo, una soluzione artistica che gli permise negli anni successivi di conquistare una buona nicchia di mercato statunitense.


Kirk Weddle (www.kirkweddle.com) coinvolse una coppia di suoi amici, con un compenso di 200 dollari, convincendoli a rendere protagonista il loro bambino di uno scatto che abbastanza improvvisamente divenne storia della musica e della cultura popolare nel senso più ampio: bastarono 15 minuti e mezzo rullino fotografico. 
L'immagine del dollaro, che si pensa simboleggi l'interessamento esclusivo al profitto da parte delle major, venne aggiunta in seguito su esplicita richiesta di Cobain non ancora del tutto soddisfatto del risultato finale. 
Altro fatto, quest'ultimo, che creò non pochi problemi nei corridoi della Geffen: l'idea di rilasciare un disco con un'immagine così esplicita in copertina iniziava a far sorgere più di qualche dubbio. Kurt Cobain, che non intendeva a questo punto cambiare idea (e foto) propose di applicare un adesivo sul membro del bambino con scritto sopra "se ti senti offeso da questo sei un potenziale pedofilo". Quelli della Geffen preferirono lasciare tutto così com'era e sperare per il meglio. 


Il bambino della copertina, che oggi ha 25 anni, si chiama Spencer Elden, vive a Los Angeles dove svolge la sua professione di artista: www.spencerelden.com. Negli anni è stato protagonista di due remake della famosa copertina di Nevermind, nel 2001 e nel 2008 e in un'intervista su MTV ha parlato della sua inconsapevole esperienza nella storia della musica a soli 4 mesi di età: "E' una cosa strana far parte di un'immagine così culturalmente importante. Ma è sempre stata una cosa positiva, mi ha aperto delle porte. Aiuta con le ragazze anche. Spesso mi scrivono, ma non sono mai io a presentarmi come quello sulla copertina di Nevermind. Non andrei mai in giro con una t-shirt dei Nirvana a dire: questo sono io!" 
Sono molto famose anche le immagini della session fotografica che ritrae Grohl, Cobain e Novoselic in piscina. Fu una giornata ben più complicata: la band si lasciava alle spalle un tour estenuante, in più era il mese di Ottobre, la location all'aperto, Cobain non era un grande amante dei bagni in piscina, e per di più l'incontro era previsto per le 10 di mattina. Il cantante non si presentò e quando riapparve dal nulla in cui era sparito, senza dire niente, si accucciò per terra e dormì per due ore. 
La session fotografica cominciò al suo risveglio e si concluse con un totale di circa 200 scatti, i migliori dei quali sono in vendita sul sito della Rock Modern Gallery di Austin a prezzi che variano dai 400 ai 2000 dollari, a seconda delle foto e della dimensione scelta:
www.modernrocksgallery.com/nirvana-nevermind





giovedì 22 settembre 2016

Ode al blues nel 2016

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Ho scoperto il blues con Stevie Ray Vaughan e Joe Bonamassa. Subito dopo Rory Gallagher e la British Blues Invasion degli anni '60. 
Non ho mai visto una passione così autentica come quella dei seguaci del blues. Un'attenzione al messaggio, alla musica, che quasi non lascia spazio alla mitizzazione dei personaggi coinvolti. 
Silenziosamente questo genere musicale continua a compiere rivoluzioni, risollevando le sorti di milioni di persone in maniera quasi defilata, lontano dai riflettori: qualcosa che riporta alla mente la storia, quella vera, e i primi passi di un genere di "importazione" e disperazione. 
Il sentimento è al centro di ogni cosa, la tristezza vera non è discriminante, ma anzi viene accolta e raccontata con grande coraggio.
Una cosa per me inedita è stato constatare che tra i musicisti blues, di solito, alle luci della ribalta si preferiscono quelle della cantina per una jam session tra amici.
Non c'è niente di spettacolare, se non la natura stessa di tutto ciò. 
Pur essendo un musicista io non sono un bluesman, ma piuttosto un fan che osserva con rispetto chi fa blues, perché ho imparato e continuo ad imparare tanto da questo ambiente musicale ricco di creatività. 
Ho avuto da subito l'impressione che si poteva davvero crescere, musicalmente ed umanamente, perché più il blues mostra le sue differenze, più rivela la sua semplice accessibilità. 
Se studiate musica, un buon insegnante saprà sicuramente raccontarvi e mostrarvi in maniera avvincente le poche regole alla base del genere e come queste si siano evolute nel corso dei decenni, finendo praticamente per diventare le fondamenta di quasi tutto quello che ascoltiamo oggi. 
Il mio consiglio è quello di recuperare film importanti, ad esempio Cadillac Records è il primo che mi viene in mente ma ce ne sono moltissimi a seconda dei propri gusti, o libri come Il Blues di Vincenzo Martorella.  Inoltre anche alcuni film come ad esempio "12 anni schiavo" uscito al cinema nel 2014 possono risultare davvero interessanti, pur non trattando la materia musicale raccontano fatti ed episodi che sono molto legati alla nascita del genere.
Capirete presto che il blues non è solo un genere musicale, ma una storia per certi versi assurda, triste e fortunata, accaduta per davvero.


Se questo post vi è piaciuto vi invito a partecipare al sondaggio organizzato su Facebook da "Joe Bonamassa Italian Fanclub" sui libri e i film dedicati al blues o semplicemente rilevanti per i fans di questa splendida musica. Vi basterà fare la richiesta di iscrizione al gruppo, attendere che venga accettata e poi votare o aggiungere i titoli che preferite. 


venerdì 9 settembre 2016

Diciotto anni CON Lucio Battisti!

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18 anni senza Lucio? Mica tanto! Lucio Battisti suona più vivo che mai ogni giorno di più grazie a dischi come questo, Anima Latina... che poi è il primo che mi viene in mente, ma potrei sceglierne uno a caso dalla sua prolifica discografia ed essere quasi certo di aver preso un album che con buone probabilità sarà ancora rilevante fra 50/100 anni! 
La copertina, che raffigura un gruppo di bambini che gioca e danza intorno ad una donna, l'attrice Dina Castigliego, fu realizzata dal fotografo Cesare Montalbetti, che ha ricordato:
Il titolo del disco ispirò l'immagine, così decisi di rappresentare l'anima latina con la figura di una donna florida, ma dallo sguardo triste. Dina, una signora dalla simpatia esplosiva, l'avevo già fotografata per la copertina dei Flora Fauna Cemento. Attorno le radunammo, sul prato del Mulino, una schiera di bimbi, tutti figli dei nostri amici. Con l'ausilio di pentole, coperchi, trombe e trombette si organizzò un baccanale, facendo divertire tutti i presenti.
Quello che mi colpisce di Lucio Battisti è che ha saputo mettere in mostra le debolezze e le contraddizioni del suo pubblico, sicuramente non volendo. Pensandoci bene, infatti, siamo di fronte ad una persona umile e gentile che pure ha dovuto imparare a convivere con accuse di arroganza e presunta superiorità. Volendo anche rimanere all'interno del contesto musicale, non possiamo non ricordare come, a tratti crudelmente, il pubblico e la critica non abbiano mai perso l'occasione per sottolineare le sue presunte scarse doti canore. Eppure oggi come allora eravamo e siamo di fronte ad uno dei cantanti più eccezionali che la storia della musica italiana ricordi. Un vero e proprio numero 1 ! Non parliamo di pura tecnica a fini estetici, ma di interpretazione e capacità di vestire ed esternare alcuni dei più profondi ed intensi sentimenti che risiedono nel cuore e nel subconscio mentale dell' essere umano. E qualora volessimo parlare di tecnica, non dimentichiamo che Lucio Battisti era un cantante capace di studiare nuovi metodi di emissione canora e di sperimentare anche con l'impostazione della voce, in relazione alle parole e alle intenzioni di ciò che esse dovevano esprimere. 
Certo che è d'obbligo a questo punto ricordare, se mai ce ne fosse bisogno, l'importanza che ha avuto un paroliere come Mogol in questo processo. Uno che oltre ad essere un bravissimo autore di testi è in primis una persona con una grande sensibilità artistica e che giustamente univa le sue capacità a quelle del genio creativo e compositivo di Lucio Battisti. La precisazione può sembrare banale, ma va fatta, a onor del vero e della storia della musica italiana a cui entrambi hanno contribuito in egual misura. 
Oggi sono 18 anni senza Lucio, ma vi dico la verità! 
Io continuo ad ascoltare i suoi dischi ogni giorno, e a lui che voleva essere presente solo per mezzo della sua musica e nient'altro ho dedicato questi semplici pensieri di un fan. 

lunedì 5 settembre 2016

Nuove soluzioni cercasi per le aziende di streaming

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Il 2015 è stato l'anno in cui il settore discografico è tornato a crescere, eppure i profitti sono rimasti pari a zero. Secondo un articolo pubblicato recentemente da Bloomberg, il modello "all you can eat"a prezzo fisso offerto dai servizi di streaming potrebbe non avere lunga vita, considerando l'ammontare del 70-80% che da questi finisce nelle tasche delle etichette.
La soluzione proposta, sarebbe quella della frammentazione del mercato con servizi mirati agli utenti in base ai loro gusti, ad esempio 3,99 euro per la musica di un determinato paese o zona, oppure alzare il prezzo puntando su nicchie specifiche di settore che puntano sulla qualità. A questo proposito è da sottolineare la collaborazione tra Spotify e Sonos, azienda di diffusori di fascia alta, per un servizio che permette agli utenti Premium di controllare l'impianto hi-fi Sonos direttamente dall'app di Spotify.
Il colosso svedese (Spotify è leader del settore con 100 milioni di utenti, seguito da Apple con 15 milioni) è inoltre recentemente stato accusato di pratiche scorrette nei confronti degli artisti che cedono l'esclusiva delle anteprime della propria musica ad Apple Music o Tidal. Secondo le accuse Spotify avrebbe punito tali artisti con l'esclusione dalle playlist create ad hoc capaci di generare milioni di ascolti. L'accusa è stata categoricamente smentita.
Quello che è certo è che alle aziende di streaming occorrono nuove strategie, per rubare lo scettro che appartiene a Spotify o per permettere a quest'ultima di tenerselo ben stretto anche in futuro.
Gli equilibri nel mondo del music business per quanto riguarda il comparto digitale e streaming stanno di nuovo cambiando radicalmente e l'attuale modello 9,99 euro potrebbe ancora subire delle modifiche.

venerdì 2 settembre 2016

Obama invita artisti e creativi alla Casa Bianca per un music festival

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Ci  sarà un festival musicale alla Casa Bianca il 3 Ottobre. La notizia è ufficiale ed è stata diramata oggi dal sito della White House. 
Un giorno di arte e musica, un'occasione di incontro per artisti, innovatori, organizzatori e creativi per condividere idee e visioni del mondo attraverso il confronto. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato:
"Siete voi, giovani e senza paura nel cuore, la generazione più diversa ed innovativa della nostra storia, che la nazione aspetta di seguire."
Ispirato dal South by Southwest, conferenza e festival tenutosi ad Austin a cui Obama ha preso parte nei giorni scorsi, la decisione di organizzare questo evento è stata rapida e decisa: il festival si chiamerà South by South Lawn. Gli artisti che si esibiranno non sono ancora stati resi noti, quel che è certo è che non ci saranno biglietti per l'evento; la partecipazione sarà possibile, come specificato nel form di adesione, secondo il criterio della nomination diretta: 
"Conoscete una o più persone che stanno mettendo in atto un cambiamento, piccolo o grande che sia, nella vostra comunità? Se si ti invitiamo a nominarlo o nel caso a nominare te stesso per partecipare" 
Le  sottoscrizioni partono il 10 Settembre. 

giovedì 1 settembre 2016

Freddie Mercury, patrimonio culturale dell'Inghilterra

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Quando l'English Heritage, l'organismo che in Inghilterra si occupa di gestire il patrimonio culturale e naturale del paese, decide di mettere una Blue Plaque sulla porta di casa tua, significa che non solo hai raggiunto un successo più che notevole, ma che la rilevanza culturale del tuo lavoro è la testimonianza di un talento destinato a diventare simbolo per le generazione successive. L'ente, che dipende direttamente dal ministro della cultura, ha voluto onorare la vita e la carriera musicale di Freddie Mercury con l'installazione di una targa celebrativa, Blue Plaque, nei pressi della sua prima abitazione inglese. La casa si trova a Feltham, West London, e fu acquistata dai genitori di Freddie nel 1964 dopo che la famiglia si trasferì qui da Zanzibar. 
E' qui che Freddie ha conosciuto gli altri membri dei Queen ed è qui che con loro passava il tempo ad ascoltare musica e a discutere del modo in cui Jimi Hendrix registrava i dischi. 
E proprio come avvenuto in passato per Jimi Hendrix, John Lennon, Wolfgang Amadeus Mozart, ora anche il frontman dei Queen vanta l'iscrizione nel registro delle Blue Plaque inglesi. 
La targa è stata inaugurata dalla sorella di Freddie, Kashmira Cooke:
"Mia madre ed io siamo orgogliose ed entusiaste della decisione dell'English Heritage di onorare Freddie, proprio come avvenuto in passato con altri grandi nomi. Siamo sicuri che lui ne sarebbe stato molto fiero."
Anche Brian May non nasconde la commozione per questo evento: 
"E' una grande emozione per me apporre questa targa sulla sua abitazione di Feltham. E' qui che incontrai Freddie la prima volta grazie ad amici comuni. Abbiamo ascoltato un sacco di dischi insieme. Questo è stato per entrambi il luogo della nostra infanzia, e non lo sapevamo finché un bel giorno, grazie alla musica, le nostre strade si sono incrociate." 
Karen Bradley, ministro della cultura inglese ha inoltre dichiarato: 
"Freddie Mercury è un'icona mondiale, con la musica ha toccato il cuore di milioni di persone. Sono lieta che ad uno dei musicisti più influenti della Gran Bretagna sia stato ufficialmente riconosciuto questo merito. Un piccolo, ma grande gesto per ricordare alle persone l'impatto che ebbe sull'Inghilterra e sul resto del mondo." 

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