domenica 2 ottobre 2016

Brian Cannon ed i sopravvissuti alle sbronze con gli Oasis

TheButterflyEffect
Gli eventi che hanno portato alla realizzazione della copertina di (What's the story) Morning glory? degli Oasis sono avvolti da una coltre di nebbia, come è facile immaginare.
L'autore, il fotografo Brian Cannon, di Wigan, racconta:
 "Una volta Noel Gallagher mi parlò di una frase che lo aveva colpito: 'non esistono risposte, ma solo altre domande' riferendosi al fatto che spesso una risposta non fa altro che generare altre domande. E' un modo diretto di guardare la realtà che mi ha colpito. L'idea è che questi due uomini si incrociano camminando in strada, ma non si sa chi sono, da dove vengono e dove vanno, nemmeno cosa si dicono. Sul retro della copertina uno dei due è scomparso, ed effettivamente viene da chiedersi "Ma che cazzo è stato? Cosa cazzo avrebbe voluto dire? Che senso ha?"

Art Cover Front

L'immagine sfocata dei due passanti è diventata una sorta di icona nel mondo del rock, nonché una delle copertine più riconoscibili e riuscite di sempre, ma anziché fornire una risposta, genera altre domande, due in particolare: "Quale dei due è Liam, quale è Noel?" "Dove si trovano in questa foto?"
La foto è stata scattata a Berwick street, caratteristica via londinese oggi meta di pellegrinaggio per i fans degli Oasis di tutto il mondo.
Liam e Noel Gallagher in realtà declinarono l'appuntamento per problemi legati ai postumi della sbronza della sera precedente.
Lo scatto venne fatto alle 5 di mattina e ad essere presenti erano per lo più i sopravvissuti della bevuta, rimasti svegli apposta fino all'alba, tra i quali lo stesso Brian Cannon, che è proprio uno dei due in foto (quello con i pantaloni scuri, a destra) ed il dj londinese Sean Rowley (quello a sinistra), mentre sullo sfondo, in piccolo, a sinistra, c'è il produttore degli Oasis, Owen Morriss, mentre tiene in mano una copia del master del disco.
"E' pazzesco il fatto che abbiamo scelto Berwick Street...voglio dire, è una via centrale nella zona di Soho, anche alle cinque di domenica mattina sapevamo che avremmo trovato traffico; in effetti io avevo dato per scontato che in seguito avrei lavorato digitalmente all'immagine per rimuovere persone o cose d'intralcio alla foto, ma, per una circostanza che non so spiegarmi, la foto che vedete rappresenta esattamente come appariva la via nel momento in cui è stata scattata. Non c'era traffico. Avendo lavorato su pellicola e non in digitale, abbiamo dovuto aspettare lo sviluppo delle foto il giorno seguente per esaminare il risultato. La cosa sorprendente fu che praticamente il primo scatto era già quello buono. Praticamente siamo andati avanti per due ore a scattare foto quando quella giusta era già la prima. Potevamo chiudere tutto e tornare al pub dopo 5 minuti, ma non lo sapevamo ancora."
Brian Cannon, con il suo studio di graphic design Microdot, ha realizzato la maggior parte delle copertine e il logo degli Oasis, negli anni Novanta.
"Quando ho iniziato era difficile trovare dei lavori. Poi ho conosciuto Richard Ashcroft in un party a Wigan, ed ho realizzato il mio primo lavoro per i The Verve. Quello è stato il mio primo lavoro importante, e finalmente avevo del materiale valido nel mio portfolio personale. Una delle prime cose che feci fu quella di portare mia madre in visita al Vaticano, perché lei è molto cattolica e io amo mia madre. Sapevo che sarebbe stato un sogno per lei e andammo in vacanza a Roma. Lì comprai, in un negozio di scarpe, un paio di Adidas che in Inghilterra non avevo mai trovato. Un anno e mezzo dopo, in un ufficio di Manchester, entra un ragazzo che non avevo mai visto prima e mi fa 'Scusa, dove le hai preso queste Adidas...io non le ho mai viste qui?' E fu così che conobbi Noel Gallagher."









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